Durante il primo e poi il secondo lockdown da Covid-19 molti partner, conviventi e sposati, hanno attraversato una profonda crisi di coppia. Molte relazioni sono scoppiate letteralmente e le restrizioni hanno esasperato i rapporti.
Il trascorrere più tempo insieme e condividere spazi, routine, ansie, preoccupazioni piuttosto che migliorare la vicinanza tra i partner in alcuni casi ha generato delle vere e proprie crisi di coppia, intolleranza all’altro e sentimenti di frustrazione.
Come si arriva ad una crisi di coppia? 
Molte persone sono arrivate presso il mio studio tra la primavera 2020 e l’autunno-inverno 2021 perché in crisi con il proprio compagno\a; talvolta crisi “evolutive” altre volte crisi “definitive” che nel peggiore dei casi sono sfociate in vere e proprie separazioni.
Nell’immaginario comune il Covid-19 è arrivato a dare il “colpo di grazia”!
Ha esasperato gli animi e ha contaminato di ansia, frustrazione, rabbia e paura tutto ciò che ci circondava comprese le relazioni che fino a quel momento portavamo avanti talvolta anche con molta fatica e impegno.
L’esperienza clinica ci suggerisce che le crisi per una coppia difficilmente arrivano come un fulmine a ciel sereno.
E’ probabile che quella stessa coppia fosse già in sofferenza da mesi prima, se non da anni e la venuta del Covid-19 abbia esasperato un amore che era andato da tempo in deprivazione!
Cosa vuol dire che una coppia è in deprivazione?
La deprivazione di conforto e vicinanza alimenta la sfiducia e il disaccordo e ogni tentativo di ricongiungimento o riparazione fallito accresce il rancore e la distanza tra i partner.
È a questo punto della crisi di coppia che la persona tanto amata fino a qualche mese prima, inizia lentamente a sembrare un nemico e quello che in principio era l’amico più intimo diventa un estraneo. La fiducia svanisce e si inizia a soffrire sul serio!
Il disimpegno emotivo graduale ha innescato da una serie di piccoli attimi di connessione fallita con un crescente senso di deprivazione che ha dato lentamente forma ad una spirale discendente.
Come si risolve una crisi di coppia?
Se nonostante le ferite che vi siete procurati, la rabbia, i silenzi, le urla e le offese sentite che volete dare una speranza al vostro amore questo è sicuramente un buon punto di partenza.

Avere la speranza che possiate ritornare di nuovo ad essere felici ed amarvi è la benzina necessaria per intraprendere un percorso di coppia che vi aiuti a ricucire le ferite, apprendere nuovi modi per sintonizzarvi e ritornare ad amarvi. Uno specialista in terapia di coppia può aiutarvi e sostenervi attraversando le ferite che la crisi di coppia vi ha procurato e recuperare quello che probabilmente è il rapporto più importante della vostra vita.
Dott.ssa Lucia Bizzarro.


Negli ultimi anni sono sempre in numero crescente le persone che si rivolgono al proprio
tratta si una risposta neurovegetativa causata da uno stimolo ambientale esterno o interno che attiva l’ansia e ne causa i sintomi. Questo è il motivo per cui non basta la sola volontà o il trascorrere del tempo per far passare o migliorare uno stato d’ansia definito bensì un intervento mirato.
pensiero (pensieri ripetitivi e ruminanti che rendono difficile alla persona concentrarsi su altre attività o riposare), il corpo (cefalee muscolo-tensive, problemi gastro-intestinali, tachicardia, sudorazione eccessiva ecc.) le emozioni (paura intensa, attacchi di panico, rabbia auto-diretta, ecc.).
percorso psicologico per focalizzare le cause del problema e come fare per affrontarlo al meglio. Qualora non fosse sufficiente è auspicabile che i due professionisti collaborino per affiancare al percorso psicologico un ausilio farmacologico.
Carlotta è un’adolescente di 16 anni che arriva nel mio studio privato a Monterotondo insieme ai genitori e questi ultimi hanno una richiesta: aiutare la figlia a “mettere la testa a posto”, migliorare il suo rendimento scolastico e moderare la sua rabbia e aggressività, fuori e dentro casa.
In letteratura, lungo il continuum degli stili genitoriali, si ritrovano sui due poli opposti quello autoritario, appena descritto, e quello permissivo. Il genitore permissivo è totalmente centrato sull’affetto, ed è completamente assente dal punto di vista del contenimento delle regole. Funge da ago della bilancia lo stile genitoriale autorevole.